I lavoratori de “La Doria” di Angri, Sarno, Fisciano e Acerra, stanno lottando ormai dallo scorso marzo per scongiurare la chiusura della fabbrica – annunciata per il prossimo 30 settembre – che produce circa 50 milioni di vasi di sughi pronti all’anno, ottenendo la solidarietà dei colleghi degli altri stabilimenti, e di tutte le forze politiche non solo locali, ma anche campane. Il tavolo va avanti da mesi e si aggiornerà la prossima settimana, alla presenza del ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, che ieri ha incontrato i vertici aziendali decisi a chiudere tutti lo stabilimento acerrano, la cui produzione è destinata a Parma, e spostare la manodopera dei siti di Angri, Sarno e Fisciano, o nello stabilimento emiliano. Il vicepremier ha rimarcato, nel corso della riunione al Mise, l’importanza di avere presidi imprenditoriali delle imprese nel Mezzogiorno d’Italia e in special modo nelle aree depresse.
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