VIABILITA’ NEL CILENTO: UN DRAMMA –

Il compleanno, un anno, celebrato sarcasticamente al masso caduto il 18 agosto del 2015 sulla strada provinciale nel comune di Aquara e che blocca il transito nella zona del Calore è stato il pretesto per un duro attacco portato dal presidente della provincia Giuseppe Canfora al sindaco di Aquara, Pasquale Brenca, accusato «di aver preso 200mila euro di soldi pubblici per mettere in sicurezza il costone un anno e mezzo fa senza che il problema sia stato risolto”. Ma quello di Aquara è soltanto il caso più eclatante, diciamo anche quello che mediaticamente ha funzionato di più, di una lunga e preoccupante black list di strade interrotte nel cilento e più in generale nell’area a sud della provincia. Il caso per eccellenza è quello della Cilentana, strada a scorrimento veloce, interdetta dal 2013 a causa di due frane. Dopo il ripristino della prima frana, sono in corso gli interventi per il rifacimento del viadotto “Chiusa”. Poi c’è la ex statale 447, la Pisciottana, che collega Ascea e Pisciotta dove incombe la frana di Rizzico dalla seconda metà degli anni ‘80. La strada è ufficialmente chiusa ma auto e camion transitano comunque a proprio rischio e pericolo. E la lista prosegue dalla Fondovalle-Calore dove i lavori sono circa al 70%. Non solo Cilento. Strada chiusa anche sul valico di Chiunzi, sulla Ravello-Chiunzi dove sarebbero necessari 5 milioni per eliminare la frana e riaprirla. Ma i soldi non ci sono e la frana resta là dal 9 settembre 2010.

Autore dell'articolo: Marcello Festa