Fare ogni sforzo per giungere ad un punto di equilibrio tra l’esigenza di garantire la sicurezza in mare e quella di non tagliare drasticamente i collegamenti penalizzando cittadini, turisti e armatori. Lo chiede in una nota, stamani, il deputato salernitano Piero De Luca intervenendo sulla querelle in atto in costiera amalfitana e dopo la minaccia delle compagnie di navigazione di alzare il prezzo dei biglietti per recuperare sulle limitazioni alle corse imposte dal regolamento della capitaneria raidi porto di Salerno. De Luca ha voluto esprime la sua vicenda ai sindaci che hanno espresso preoccupazione oltre che per il paventato aumento delle tariffe giornaliere anche per l’eliminazione delle agevolazioni in favore dei residenti della Costa d’Amalfi da parte delle compagnie marittime. Intanto, mercoledì 15 maggio la Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi si riunirà a Cava de’ Tirreni per affrontare la questione accosti dopo gli ultimi sviluppi determinati dal respingimento della domanda cautelare presentata al Tar dalle compagnie di navigazione contro l’ordinanza della Capitaneria di Porto che ha avuto ragione sulla priorità data alla sicurezza degli accosti. I sindaci si dicono pronti a formulare una proposta unitaria da recapitare nelle mani del Signor Prefetto di Salerno ancor prima della convocazione di un nuovo tavolo tecnico. Per i sindaci della Costiera, che alla luce dei tentativi posti in essere non hanno mai relegato nessuno in quello che la Tra.Vel.Mar. s.r.l. ha recentemente definito «un inaccettabile isolamento», l’aumento delle tariffe e l’abolizione delle agevolazioni per residenti e lavoratori comporterebbe il caos per l’intero sistema di mobilità. «Con ripercussioni devastanti sul traffico veicolare e il trasporto pubblico su gomma lungo la SS.163 – sottolinea il presidente della Conferenza dei Sindaci, Fortunato Della Monica – Evitare che ciò accada è una priorità imprescindibile. Occorre assolutamente trovare un equilibrio in questa delicata fase della stagione attraverso proposte concrete. Il territorio della Costiera Amalfitana non può rischiare di subire, da questa situazione, un danno d’immagine a livello internazionale. Che sarebbe incalcolabile per tutti».