Violenza sessuale e produzione di materiale pedopornografico, sono i reati di cui dovranno rispondere due persone, una arrestata e l’altra finita ai domiciliari per aver indotto un ragazzo della provincia di Salerno, non ancora 14enne, contattato in rete, a compiere atti sessuali e a inviare loro video e immagini. È l’accusa a cui devono rispondere due milanesi arrestati dalla polizia a conclusione di un’indagine portata a termine dagli agenti della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Salerno
I due sono stati arrestati a Milano martedì scorso al termine di un’indagine del 113 attraverso i detective del centro operativo per la sicurezza cibernetica Campania, Basilicata e Molise con l’omologo Centro Operativo Lombardia.
Le indagini, svolte dalla Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Salerno, hanno documentato che i due uomini, dopo aver adescato in rete il bambino, approfittando della sua immaturità, lo hanno indotto a compiere atti sessuali e a inviare loro video e immagini a contenuto sessualmente esplicito. Dall’analisi dei dispositivi sottoposti a sequestro sono emerse, inoltre, richieste e pressioni per avere incontri in presenza compiute dall’indagato, destinatario della custodia cautelare in carcere.
Le investigazioni, coordinate dal C.N.C.P.O. – Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online, hanno consentito di identificare i due soggetti, che si celavano dietro sistemi di messaggistica utilizzati proprio per contattare minori e per creare un circuito di informazioni, facendo emergere anche le condotte di adescamento e detenzione di materiale pedopornografico di altri due indagati, il primo residente nella provincia di Torino e il secondo nella provincia di Foggia, su cui sono in corso approfondimenti investigativi.