Il Consigliere comunale di Salerno Gianpaolo Lambiase, rappresentante della Lista e del gruppo di opposizione “Salerno di tutti”, è stato oggetto di un annuncio pubblico a mezzo stampa di querela da parte del Presidente del Consorzio A.S.I. salernitano, il dott. Antonio Visconti, semplicemente perché ha espresso una valutazione politica e amministrativa circa la destinazione d’uso di un’area industriale che sta per ospitare il complesso “La Fabbrica”.
Questa non è, come legittimamente si potrebbe immaginare, vista l’intitolazione e il luogo prescelto, un impianto industriale o di trasformazione produttiva, in una zona che non a caso è denominata “A.S.I.-Area di sviluppo Industriale”, ma nientemeno che un mega complesso di intrattenimento e svago ludico-sportivo, una struttura che su un’area di ben centomila metri quadrati associa negozi, campi sportivi, centro benessere, nursery e persino un parco dedicato ai cani con tanto di servizio toilettatura.
L’accorsato tributarista, destinatario della poltrona di nomina di ispirazione regionale del Presidente De Luca, sostiene che da un punto di vista amministrativo la destinazione d’uso è in regola con le previsioni della variante urbanistica comunale del 2012, con la quale più che prospettare una innovativa infrastruttura produttiva si è ipotizzata una delle aree industriali più bizzarre e controverse del Paese, erigendo una nuova e sfavillante Las Vegas salernitana.
Esiste un filo rosso che collega l’ipotesi urbanistica dell’area post industriale di Salerno con le originali strategie ludico-sportive 4.0 del Presidente dell’ASI Visconti, il quale, invece di rispondere con la carta bollata a chi svolge con correttezza istituzionale il proprio mandato, farebbe bene a illuminarci a che punto è il risanamento dell’enorme massa debitoria dell’ASI di Salerno, se esiste uno straccio di Pianificazione di politica industriale seria del Consorzio, al di là della propaganda d’occasione “del di là da venire” e cosa ne pensa del fatto che l’agognata legge di riforma regionale delle ASI è osteggiata da ben tre province su cinque, essendo contrarie alla centralizzazione gestionale in quanto in deroga con la missione di controllo riservata all’Ente dalla normativa vigente in materia.
Il Consigliere Lambiase in una lucida e coraggiosa disamina giustamente ha messo al centro della questione non la polemica ma la riflessione politica sulle scelte passate e attuali del Comune di Salerno rispetto alla generale strategia amministrativa dell’utilizzo distorsivo dei suoli e non è un caso se questa città , secondo il recente rapporto nazionale di Legambiente, è tra le prime in Europa per consumo improprio del territorio.
Il Presidente Visconti ha deciso , quindi, di regolare con l’annuncio di una iniziativa giudiziaria le questioni politiche poste dall’arch. Lambiase e noi di Sinistra Italiana gli siamo vicini e solidali informando il rappresentante consortile che non lo seguiremo nella sua improvvida iniziativa, ma ci predisponiamo a presentare una interrogazione parlamentare urgente e una iniziativa congiunta, da tenersi nella città di Salerno, della Federazione e del Coordinamento regionale del partito, insieme a una rappresentanza istituzionale, per chiedere chiarezza sull’intera vicenda.